Cesare Pavese lo scriveva già sessant’anni fa: «Non c’è niente di più bello di una vigna ben zappata, ben legata, con le foglie giuste e quell’odore della terra cotta dal sole d’agosto. Una vigna ben lavorata è come un fisico sano, un corpo che vive, che ha il suo respiro e il suo sudore». Lo sanno bene i contadini di Langhe, Roero e Monferrato, che da generazioni plasmano le colline del Sud Piemonte per produrre vini di successo mondiale.
L’Associazione per il Patrimonio Paesaggi Vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato annuncia la nomina dei Paesaggi Vitivinicoli delle Langhe-Roero e Monferrato a Sito UNESCO- Patrimonio Mondiale dell’Umanità. In occasione della 38a sessione del Comitato del Patrimonio Mondiale UNESCO, a Doha in Qatar, i paesaggi delle Langhe-Roero e Monferrato sono stati inseriti tra i siti culturali Patrimonio Mondiale dell’Umanità.